Le routines

L’ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DELLA GIORNATA TIPO: I MOMENTI DI ROUTINES
Particolarmente importanti all’interno del Nido sono i momenti di routines, cioè tutte quelle attività ed azioni che si ripetono sempre uguali nel corso delle giornate e che danno quindi una scansione temporale agli avvenimenti, al succedersi dei tempi e all’uso degli spazi.
Le routines permettono al bambino di consolidare le proprie esperienze, di costruire il senso di fiducia necessario al processo di crescita e di autonomia. È dalla ripetitività delle routines che nasce il ricordo, l’impressione della memoria, la previsione di quello che sta per accadere ma anche e soprattutto il senso di sicurezza.
Per momenti di routines si intendono l’accoglienza al mattino, il cambio, il pranzo, il sonno, l’uscita.
In queste occasioni si costruisce tra educatrice e bambino una forte relazione interpersonale in cui il bambino impara a comunicare, a trasmettere segnali e ad attenderel’intervento dell’altro, a percepire un senso affettivo ed emotivo di sicurezza.

LA NOSTRA GIORNATA
Ore 7.30 – 9.00 Accoglienza e gioco liberoL’ingresso al Nido è il momento più delicato della giornata, in quanto separarsi dai genitori non è facile. L’educatrice accoglierà il bambino con atteggiamento affettuoso e rassicurante proponendogli situazioni di gioco interessanti ed accoglierà il genitore scambiando qualche parola e sostenendolo nel salutare il proprio bambino.
L’educatrice in questa fase cercherà di facilitare la separazione attraverso un atteggiamento positivo e rassicurante, attivando alcune particolari strategie:

  • Ritrovarsi sempre nello stesso spazio (arredi, giochi)
  • Ritrovare un rituale, cioè una modalità che dia la possibilità al bambino di prevedere

quello che accadrà dopo, in modo da accrescere la sua fiducia ritrovare un gruppo di bambini riconoscibili

Ore 9:30 Colazione si canta , si fa conversazione e ci si prepara per le attività da svolgere in mattinata. Attività in parte libere e in parte strutturate.

Ore 10. 00 Cambio in bagno . Le educatrici accompagneranno questa attività con verbalizzazioni e spiegazioni. Questo perchè la verbalizzazione di ciò che viene compiuto stimola nel bambino l’interesse e di conseguenza la sua partecipazione che aumenta nel corso della crescita; E’ il momento in cui il bambino e l’educatrice vivono maggiormente un rapporto affettivo individuale. Durante il cambio e il momento dell’igiene, il bambino avverte le sensazioni dell’aria, dell’acqua, del contatto ed è per questo che è molto importante la dolcezza dei gesti: il viso, lo sguardo, il ritmo della voce, il suono delle parole, i sorrisi sono tutte informazioni importanti che ogni bambino riceve ed elabora utilizzando le proprie capacità percettive.

Ore 10:30 – 11:30 Attività educativa in piccoli gruppi

Ore 11.30 Preparazione igienica al pranzo


Ore 11.30 – 12.30 Pranzo:  Il momento del pasto rappresenta un’occasione piacevole e stimolante per il bambino, un momento ricco di emozioni, dove l’educatrice con pazienza e disponibilità, in un contesto rassicurante, si prende cura del bambino.
Mangiare insieme diviene anche un’azione educativa e didattica, in cui il bambino impara a riconoscere i profumi, i sapori, il piacere di stare insieme scegliendo il proprio posto a tavola.
Il momento del pranzo/merenda inoltre incoraggia l’autonomia del bambino nell’usare le posate da solo, sollecita la sua collaborazione, contribuisce allo sviluppo della motricità fine e della coordinazione.
Insomma, mangiare al Nido significa elaborare insieme agli altri un rituale fatto di tempi e scansioni particolari, di scambi, di vicinanze, di sensazioni molteplici. E’ una grande conquista di crescita, occasione di apprendimento con un adulto vicino attento ed incoraggiante.
Il momento della pappa è particolarmente delicato e le educatrici terranno conto di vari fattori tra cui il fattore emotivo e affettivo.
Il bambino collega, infatti il momento del pasto all’idea del piacere dell’ambiente familiare (la casa) e della madre.
Può succedere che nei momenti precedenti al pasto, durante il periodo dell’inserimento, i bambini piangano. Questo vorrà dire che il momento del pranzo è ancora strettamente connesso alla figura materna e all’atmosfera familiare. Sarà curà delle educatrici informare i genitori di ciò e consigliare il rientro a casa per il pranzo.
Il momento del pasto educa i bambini all’autolimitazione in quanto non si può fare ciò che si vuole: non si può giocare con le posate o buttare in terra il tovagliolo, alzarsi mentre gli altri sono seduti…Il processo di acquisizione delle regole è lungo e molto importante. Le educatrici del nido opereranno con la consapevolezza che l’imposizione delle regole e dei divieti deve essere ben calibrata e necessita di un atteggiamento deciso, ma comprensivo.

Ore 12:30– 13 Routine del bagno e gioco libero

Ore 13-13.30 Prima uscita
: Le educatrici con i bambini aspettano i genitori nelle sezioni dove giocano liberamente, accompagnati da canti, giochi o racconti. Questo momento offre la possibilità ai genitori e alle educatrici di scambiarsi informazioni e di porre domande/dare risposte sull’andamento della giornata trascorsa al Nido.

Ore 13 – 15.30 Riposo . E’ da tener presente che un bambino è considerato bene al nido quando mangia e dorme senza difficoltà. E’ un momento delicato nella giornata del bambino, il quale, per potersi abbandonare con fiducia e per lasciare temporaneamente ciò che lo circonda, deve essere rassicurato dall’educatrice di riferimento attraverso la costruzione di abitudini individuali ( l’orsetto, il ciuccio…) e di gruppo (il racconto di una fiaba, la ninnananna…).
L’educatrice, che sarà sempre presente all’interno del dormitorio per tutta la durata del sonno, ha un ruolo partecipato e cerca di creare un clima di intimità, stando seduta tra i bambini e parlando loro a voce bassa.

Ore 15.30 – 16  cambio e merenda 

Ore 16.00 seconda uscita

Ore 16 – 17 Attività strutturate scegliendo giochi rilassanti e poco impegnativi

Ore 17.00 entro le 17:30 terza uscita